Il sogno di Aleramo

Serralunga di Crea

 

 

Nel 2003 l’Unesco ha iscritto Crea nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità che comprende i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Il Sacro Monte era stato ideato dal priore Costantino Massino di Vercelli nel 1589 su uno dei colli più elevati del Monferrato (m 455), prima dominato da un antico castello. Una corona di 23 cappelle con il punto d'arrivo in cima al monte alla Cappella dell’Incoronazione di Maria, detta del Paradiso, che rende il luogo uno straordinario punto panoramico sulle colline circostanti e sulla catena alpina. Punto di partenza e cuore della Via Sacra immersa nel bosco è il santuario dedicato a Santa Maria Assunta, meta di pellegrinaggi devozionali fin dal medioevo, ma risalente, secondo la tradizione, a Sant'Eusebio, il vescovo di Vercelli che nel IV secolo avrebbe portato a Oropa, Cagliari e a Crea, le tre statue della Madonna col Bambino, ancor oggi venerate. La chiesa conserva nella Cappella di Santa Margherita splendidi affreschi quattrocenteschi di Francesco Spanzotti, detto il “Maestro di Crea”, fratello del più celebre Martino, e una bella tavola lignea della Madonna con Bambino e Santi, realizzata nel 1503 dal famoso pittore Macrino d'Alba. Un tempo nella cornice originale erano incastonati i ritratti di Guglielmo IX Paleologo, marchese del Monferrato, e della moglie Anna d'Alençon. Dal 1980 i 47 ettari di collina intorno al santuario sono inseriti nel Parco regionale naturale e area attrezzata del Sacro Monte di Crea, che tutela e protegge l’ambiente naturale del sito.